Intanto, sogna

Al lettore e alla lettrice. A te, che per chissà quale strano motivo, sei approdato, e sei approdata, nel sito web più dimenticato del mondo.

Sono nato a Seriate, in provincia di Bergamo, nel dicembre del 2001. Attualmente studio presso l’Università degli Studi di Milano, città dove vivo dall’ottobre del 2021. Ma cosa posso dirti di me, oltre ai dati anagrafici? Fino a pochi mesi fa sarei riuscito a risponderti con molta fermezza su tutto: idee, orientamenti, battaglie, convinzioni, supposizioni… in una parola sola: presunzioni. Ma sono infinite le cose che sono cambiate negli ultimi mesi. Se prima credevo che un Uomo – quello con la U maiuscola, bada bene – fosse esattamente quello che intendeva Rudyard Kipling in “If”, cioè una continua reazione al mondo, un continuo scontro verso l’Altro, oggi mi vedo costretto a fare qualche passo indietro per tornare, come un tempo lontano, a percorrere il sentiero dell’infinito e della meraviglia quotidiana.

È l’esperienza – la mia maestra – che m’ha imposto, ancora una volta, di mettere in discussione ogni mia singola certezza, e di ricominciare. E seguita a farlo, perché ogni giorno è una continua sorpresa: è la vita, l’istinto, l’Altro, che mi fa. Ed è così, obbedendo alla Vita incarnata in una Presenza, in tante Presenze, in tanti volti nomi occhi sguardi saluti voci e sorrisi, che oggi sono tutto il contrario di quello che ero. Senza più preconcetti, ideologie, senza più veli. Senza più presunzioni.

E quindi, oggi, chi sono? In questa che doveva essere una biografia, ancora non ti ho risposto: lo so, e ti chiedo venia per questa mia impertinenza. Ma che ci posso fare? Uomo è chi abbraccia, o meglio, chi si fa abbracciare dal mistero delle cose. Ed io ci provo, ogni respiro, ogni battito, ad essere un Uomo. Un Uomo che si fa fare, che si fa forgiare, che si fa abbracciare, dal progredire dei suoi passi. Dalla meraviglia continua, dallo stupore di questa Avventura intrisa di bellezza.

So solo questo di me: sono un ragioniere che studia giurisprudenza e che sogna di diventare uno scrittore e giornalista. E so anche di essere un pessimo ragioniere di provincia, gretto e superficiale, e pure un giurista mediocre che non sarà mai un grande avvocato o un notaio o un giudice. Ma se sono un buono o cattivo scrittore, beh, questo non sta a me deciderlo: la palla passa nelle tue mani. Non sono un letterato, è vero, e neanche un filosofo. Non ho mai studiato i classici, non so nulla di latino e so meglio il latino del greco. Sono un poveraccio, potresti dire, e forse diresti bene. Cosa posso promettere, io, che sono lo scrittore meno conosciuto di questo mondo e che ho una cultura letteraria totalmente da autodidatta? Forse non molto. Ma una cosa te la prometto: che ci metto passione, che ci metterò Passione. Grinta. Tenacia.

E scriverò del bello, ti rivelerò i miei sogni, ti farò volare lassù in alto, verso il cielo, verso la Vita! E lo farò con gli occhi spalancati sul mondo, e le orecchie tese a percepire il minimo sussurro. Sarò pronto a spiccare il volo, sarò pronto a correre nei prati, sarò pronto a cantare nella notte. Non so se tutto questo sarà sufficiente, ma ti prometto che farò del mio meglio.

E quindi vieni, caro lettore e cara lettrice, vieni e seguimi! Prendi un remo, e naviga con me: lungo le pagine di questo sito, solcando le onde degli attimi fuggenti che lo attraversano. E poi starà a te, proprio a te, decretare il mio successo o il mio insuccesso. Starà a te, proprio a te, decidere se abbracciare la mia Passione, i miei sogni, o voltarti dall’altra parte. Pensaci, ma fai in fretta: il sole sta spuntando all’orizzonte, e una nuova alba sta sorgendo. Il vento è leggero, soffia verso l’ignoto, e fra poco si salpa. Non so dove andremo, non so cosa faremo. So solo, che partiremo.

Fidati di me. Intanto, sogna.

Alessandro Frosio

Milano, lì 28 aprile 2022